lunedì 7 giugno 2010

Concetto sacrosanto

Confermo e sottoscrivo con entusiasmo il sacrosanto concetto espresso nel precedente post della nostra transfuga dei mari del Nord, che dalle sponde sassoni d'Oltremanica evidenzia la necessità dell'empatia profonda verso la natura vivente come requisito indispensabile per la formazione di un'equilibrata personalità. E lo faccio con le parole eterne di Konrad Lorenz:

"Nel campo educativo la prima misura da prendere è sviluppare la 'percezione delle forme', l’unica facoltà da cui possa nascere una sensibilità per le armonie. Ma la facoltà della percezione delle forme per funzionare a dovere ha bisogno, come ogni apparato di tipo compensativo, di essere alimentata da una grande quantità di dati. Per acquisire tali dati una delle vie più promettenti è il contatto più stretto possibile con la natura vivente, a partire da un’età il più possibile precoce" (Konrad Lorenz, Der Abbau des Menschlichen).

Fuori dal cemento, dentro la foresta.

domenica 6 giugno 2010

Bambini e natura



Siccome ho capito che qui siamo solo io e Franco a contribuire, segnalo un articolo (in inglese) che ho trovato nel giornale di oggi sugli effetti negativi che ha il mancato contatto con la natura sui bambini (e ragazzi).
http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/2010/jun/05/nature-deficit-disorder-richard-louv
L'autore in questione ha pubblicato un libro che sembra molto interessante (Last Child in the Woods).
Da parte mia sono ancora in preda agli effetti benefici della mia visita di ieri al Natural History Museum dove a fare le cose fatte bene uno ci dovrebbe stare dentro un mese; io e la mia amica Chris abbiamo deciso che se mai diventiamo miliardarie una delle cose che faremo sara' 'affittare' il museo dopo l'orario di chiusura per averlo tutto per noi. Un pensiero egoista e snob (e bizzarro, ammetto) ma che penso che non faccia male a nessuno; c'e' chi si fa il bagno nello champagne, chi si compra una Lamborghini.... in fondo noi siamo esseri ben piu' semplici.
L'emozione che si prova a tenere in mano un pezzo di meteorite che risale a 4,8 miliardi di anni fa e' unica (Silvio, rispolvera il Metal Detector che quest'estate ti trascino per la valle di Muscandia a cercare meteoriti!!), cosi' come lo e' scoprire la fenomenale quantita' e varieta' di minerali e rocce che formano la nostra terra; ci siamo perse nella sala di mineralogia per piu' di un'ora, perse in un mondo fatto di colori e forme incredibili.
Magari come dicevo a Franco c'e' gente che viene ricoverata per molto meno ma la soddisfazione che si prova a vedere i propri figli che per una volta tanto usano il telefonino per quanlosa di utile e fanno decine di foto agli esemplari del museo - compreso un ritratto di fianco alla statua di Charles Darwin che troneggia nella sala di ingresso (se Virginia me la da la pubblico sul blog, e' troppo bella) - mi da una gioia enorme e mi ricollega all'articolo che, strana coincidenza, ho trovato nel giornale questa mattina.